Quinta Essenza - Bar Pizzeria è un nuovo locale certificato AIC che offre pizze sottili e croccanti, inclusa una selezione senza glutine. Ottima la varietà di birre artigianali senza glutine. Un ambiente piacevole dove è possibile gustare una cena in compagnia.
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Locale appena aperto e certificato AIC. Essendo nuovo c’è ancora qualcosa da sistemare come acustica e attenzione ai clienti celiaci (non hanno portato pane o crackers al posto dei grissini una volta che mi sono identificata ad es.). La pizza sg molto sottile, grande e croccante, sembra fatta con la farina di mais, e quindi a tratti sul bordo rimane un po’ dura. La pizza normale, per chi piace sottile e croccante fino alla fine, hanno detto essere davvero buona chi cenava con me. Birre artigianali vicentine senza glutine davvero una bella sorpresa. Da ritornarci e dargli una seconda possibilità sicuramente.
NON METTETE A RISCHIO LA VOSTRA SALUTE! Sono celiaca e allergica all’uovo. Avevo voglia di provare questa nuova pizzeria certificata AIC e, come faccio sempre, ho chiamato per accertarmi che l’impasto della pizza senza glutine fosse anche senza uovo. Al telefono mi hanno assicurato che fosse così, quindi ho prenotato per la mia famiglia. Tralascio il servizio clienti e l’attesa, e vado al punto. Durante la prenotazione ho chiesto nuovamente conferma sull’assenza di uovo nella pizza senza glutine, ricevendo ancora una volta conferma. Quando è arrivata la pizza, al primo boccone ho percepito subito che qualcosa non andava. Ho chiesto di nuovo alla cameriera se fosse sicura che non ci fosse uovo, e mi ha ripetuto, per l'ennesima volta, che lo chef aveva garantito l'assenza di questo ingrediente. Decidiamo di tornare a casa. Vado a pagare e chiedo alla ragazza alla cassa se posso parlare con il pizzaiolo, perché stavo male e ero certa di aver ingerito uovo. La ragazza va a chiedere al pizzaiolo, che la liquida malamente. A quel punto mi faccio avanti e solo nel vedermi si degna di venire a parlare. Discutiamo per diversi lunghi minuti sugli ingredienti che mette nell’impasto gluten-free, la cui ricetta, come umilmente è riportato nel menù, “è frutto di un lungo studio e molte prove ed esperienza”. Addirittura mi viene chiesto se per caso fossi intollerante al lattosio, ipotizzando che il mio malessere fosse dovuto a quello! Gli chiedo quale farina utilizza. Mi risponde "mais fioretto". "Sicuro sia farina pura e non un preparato con altri ingredienti?" insisto io. Il pizzaiolo va in cucina, esce con un sacchetto e, leggendo insieme l’etichetta, scopriamo, in maiuscolo e grassetto, che nella lista degli ingredienti del mix per pizza c'è scritto “UOVA INTERE IN POLVERE” !!! Sbagliare è umano, ma dopo aver chiesto ripetutamente chiarimenti sugli ingredienti, trovo nella maniera più assoluta inaccettabile un comportamento simile. Prima di fare i ristoratori e avere la pretesa di servire clienti celiaci, intolleranti e allergici, abbiate almeno l’accortezza e l’umiltà di studiare, di avere la consapevolezza di quello che preparate. Anche perché c’è chi come me passa una notte in bagno tra vomito-diarrea e una settimana di intossicazione, ma c’è anche chi rischia la vita. A mai più.
Vicini e degni di nota